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Oxyven è una delle più moderne ed efficaci tecnologie tedesche basata sul supplemento di ossigeno extra a scopo terapeutico. L’equilibrio fisico dell’organismo può venire alterato per diversi fattori, come stress, dipendenze o purtroppo diverse patologie. Questa particolare procedura di ossigenoterapia può facilitare il processo di guarigione e accelerare i percorsi riabilitativi.
In generale, l’ossigenoterapia è un trattamento sicuro e non invasivo. Tuttavia, è importante che venga effettuata da personale medico qualificato, che può valutarne la necessità e il corretto dosaggio. L’ossigeno è definito l’antibiotico naturale del corpo, che supporta la ripresa dei tessuti danneggiati in pazienti che soffrono di dipendenza da droghe o alcol.
In questo articolo analizzeremo i vari tipi di ossigenoterapia, spiegandone i benefici e se presenti, i possibili effetti collaterali. Il filo conduttore è l’ossigeno, ma il personale sanitario può prediligere diversi approcci a seconda della condizione del paziente. E’ molto utilizzata nel trattamento della tossicodipendenza e dell’alcolismo, anche se il suo impiego non si limita esclusivamente a questa ristretta finestra clinica.
Che cos’è l’ossigenoterapia
L’ossigenoterapia è un trattamento medico non invasivo e indolore che prevede la somministrazione di ossigeno al paziente tramite strumenti a erogazione altamente specializzati. Secondo l’OMS, è una delle terapie più sicure ed efficaci a nostra disposizione. Ricorda che l’ossigeno agisce da vero e proprio medicinale, come l’aspirina. Per questo motivo, la somministrazione deve essere strettamente regolamentata in modo da non incorrere in iperossiemia, cioè una concentrazione eccessiva di ossigeno a livello ematico.
Tra i principali effetti collaterali dell’ossigenoterapia, seppur rari, puoi trovare:
- Naso secco;
- Mucosa nasale sanguinante;
- Stanchezza e mal di testa mattutini.
Ossigenoterapia: effetti collaterali
Gli effetti benefici sul corpo sono stati dimostrati sia nel trattamento delle dipendenze, sia nella cura di condizioni croniche come l’asma, la bronchite o la fibrosi polmonare. A livello cellulare, l’80% dell’ossigeno viene utilizzato da particolari strutture che sono deputate alla produzione di energia, i mitocondri. Una carenza a livello cellulare dall’altro lato, aumenta lo stress ossidativo che si traduce in un aumento di prodotti tossici di scarto. Possono provocare apoptosi e morte cellulare. Aumentando l’erogazione di ossigeno quindi, si ha un incremento dell’attività antimicrobica, viene favorita l’angiogenesi e la vasocostrizione, con conseguente riduzione dei processi infiammatori.
Tra i principali effetti sul corpo, puoi trovare:
- Disintossicazione del cervello, del fegato e dei polmoni.
- Normalizzazione dello stato emotivo.
- Riduzione di dolore, tensione e freddezza delle estremità corporee a causa della nutrizione dei nervi periferici.
- Miglioramento della memoria a breve termine.
- Riduzione dell’ affanno.
- Miglioramento della forma fisica.
- Recupero dei nervi periferici (polineuropatia).
- Guarigione rapida delle ferite.
- Aumento dell’immunità e resistenza alle malattie.
- Rigenerazione del fegato danneggiato dall’alcool.
Effetti di oxyven nel trattamento delle dipendenze: quali risultati si possono ottenere nel trattamento della dipendenza da droghe e alcol
Gli effetti della procedura possono essere diversi in base alla condizione clinica del paziente. Alcune forme di dipendenza sono più difficili da attenuare e non è sempre facile alleggerire lo stress fisico e psicologico del paziente. Ciononostante, un team medico esperto può valutare la tua condizione e suggerire delle forme terapeutiche alternative se la tua scheda clinica lo richiede.
Uno studio pubblicato dal Journal of Addictions Nursing nel 2022, ha esaminato l’effetto della terapia in 31 pazienti. I partecipanti al gruppo di trattamento con ossigenoterapia, hanno riportato un’intensità del dolore e sintomi di astinenza inferiori rispetto ai partecipanti di controllo a cui era stata somministrata una miscela di ossigeno equivalente all’aria della stanza.
Nel caso specifico del trattamento della dipendenza da droghe e alcol, oxyven può facilitare i processi di disintossicazione nel corpo, aprendo la circolazione nei tessuti danneggiati e normalizzando anche i vari sistemi enzimatici. Le cellule guarite e sane da un punto di vista metabolico, saranno in grado di compiere i processi biochimici necessari per disintossicare correttamente il cervello.
Il rischio di complicazioni è generalmente molto basso, tuttavia se la quantità di ossigeno somministrata è eccessiva, si può andare incontro a effetti collaterali di varia natura, quali:
- Danni ai polmoni;
- Disturbi della retina;
- Danni all’orecchio medio;
- Convulsioni;
- Incendi (l’ossigeno è altamente infiammabile e in assenza di un luogo sicuro, si potrebbe incorrere in seri pericoli).
E’ comunque bene ricordare che questi episodi si verificano solo in caso di una preparazione non adeguata del personale sanitario. Rivolgiti a un team di esperti di fiducia per saperne di più.
I vantaggi dell'aumento dell'ossigeno nella disintossicazione delle dipendenze
L’aumento dell’ossigeno può aiutare i corpi danneggiati di tossicodipendenti e alcolisti a riprendersi accelerando il processo di guarigione. Quando l’assorbimento di ossigeno aumenta, si riduce il tempo di permanenza di sostanze tossiche nel cervello. Non va sottovalutato che l’abuso di alcol e droghe può provocare l’accumulo di metaboliti acidi nel sangue.
L’abuso di sostanze, così come l’assunzione prolungata di determinati farmaci possono danneggiare i neuroni del lobo frontale, sede del processo decisionale e del pensiero. I risultati sono stati promettenti anche nell’aiutare i pazienti con lesioni cerebrali traumatiche.
Attraverso una scansione cerebrale si possono notare le aree del cervello che sono state danneggiate dalla dipendenza. Queste zone, non hanno ricevuto un flusso sanguigno sufficiente e di conseguenza, non abbastanza ossigeno. Le cellule danneggiate non sono più di disintossicarsi correttamente e quindi il processo di auto guarigione del cervello ne risentirà.
Invece, il miglioramento del flusso sanguigno in queste aree fornisce alle cellule i nutrienti necessari di cui hanno bisogno per guarire, tra cui l’ossigeno. Per questo motivo è una pratica altamente utilizzata per trattare i sintomi fisici di una dipendenza.
Diversi tipi di ossigenoterapia
A prescindere dai diversi tipi, l’obiettivo dell’ossigenoterapia è la somministrazione di ossigeno a una concentrazione maggiore di quella normalmente presente nell’aria.
All’interno di un ospedale, le distinzioni si basano principalmente sulle varie modalità di erogazione. La scelta spetta al team di esperti che valuterà caso per caso quale tra le forme proposte, sarà più adatta alla tua condizione specifica.
- Sondino nasale. Prevede due tubicini da inserire nelle cavità nasali. Il sondino è l’ultima estremità di un sistema composto da una cannula e una fonte erogatrice di ossigeno.
- Maschera facciale. E’ una maschera vera e propria, generalmente in plastica, per coprire il naso e la bocca del paziente. Il sistema di erogazione è identico al caso precedente.
- Ossigenoterapia transtracheale. E’ una pratica che richiede l’incisione chirurgica del collo e della trachea e la successiva immissione di un tubo di ventilazione. Normalmente non si ricorre a questa procedura, salvo la presenza di un’ostruzione delle vie aeree di entità grave o moderata.
- Incubatrice a ossigeno. Utilizzata solitamente in caso di trattamento di particolari condizioni a livello neonatale. L’incubatrice è un ambiente chiuso ricco di ossigeno che permette un aumento del livello di ossigeno nel sangue attraverso una semplice respirazione.
- Camera per terapia iperbarica (HBOT). Il paziente inala ossigeno puro al 100% all’interno di una camera ad alta pressione. La pressione è solitamente 1,5-3 volte superiore a quella a livello del mare. Essendo molto specifica, i costi dell’ossigenotarapia iperbarica potrebbero essere più elevati rispetto alle tariffe di altri trattamenti. La durata della terapia varia da 3 minuti a 2 ore fino a quando la pressione all’interno della camera ritorna ai livelli normali. Ricorda che è normale riscontrare piccoli disagi e dolori alle orecchie durante l’alterazione della pressione all’interno della stanza.
L’ossigenoterapia iperbarica è molto raccomandata, in quanto respirare alti livelli di ossigeno in condizioni iperbariche determina un maggiore assorbimento da parte dei fluidi corporei. La terapia iperbarica presenta delle controindicazioni, non deve essere utilizzata nel caso di:
- Infezioni del tratto respiratorio superiore;
- Pneumotorace;
- Pazienti claustrofobici;
- Gravidanza;
- Lesioni dell’orecchio;
- Ipotermia incontrollata.
Come viene gestita la procedura
L’intero iter di cura viene prevede un’attenta sorveglianza da parte del personale sanitario. Il paziente viene guidato in modo da non compromettere l’efficacia della terapia e per accertarsi che tu stai ricevendo la corretta quantità di ossigeno.
L’ossigenoterapia in un ospedale richiede prima il controllo del livello di ossigeno con un’analisi del sangue o un sensore posizionato su un dito. Una volta stabilito il livello di ossigeno, si può ricorrere all’ossimetria per adattare le impostazioni del flusso di ossigeno su misura per il tuo caso specifico.
Durata della procedura
La durata della procedura può variare in base alla modalità di somministrazione dell’ossigeno. Nel caso della terapia tramite camera iperbarica, tieni a mente che una sessione dura dai 90 ai 120 minuti. E’ opportuno effettuare almeno due sessioni a settimana, per un totale di 20-40 sedute di terapia totali prima di poter beneficare completamente dei risultati.
Come prepararsi prima della procedura
L’ossigenoterapia non prevede una preparazione particolare da parte del paziente. Per qualsiasi chiarimento, non esitare a chiedere maggiori informazioni al medico curante. Puoi attuare comunque delle accortezze di carattere generale, per facilitare la procedura, tra cui:
- Non bere alcol prima della terapia. L’alcol riduce la frequenza respiratoria.
- Usa lubrificanti a base di acqua sulle narici o sulle labbra. L’ossigeno può seccare le mucose.
- Se devi inserire una cannula nelle narici, infila una garza sotto il tubo per evitare d’infiammare la pelle.
Costo dell’ossigenoterapia iperbarica
La condizione clinica del singolo paziente è molto variabile. Si consiglia di chiedere informazioni per conoscere il costo del trattamento e circa il risultato atteso. Il costo della terapia iperbarica dipende da più condizioni, tra cui:
Per maggiori informazioni chiedi consulto presso il nostro centro di cura specializzato. I medici sapranno rispondere ai tuoi dubbi e fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.